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Ieri un'altra giornata di fuoco per i titoli di Stato italiani, con lo spread balzato a 337 punti e i tassi decennali in asta ai massimi dal 2000.

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L'Italiaè al centro dell'attenzione dei mercati. Sia per le dimensioni ingenti del suo debito pubblico, che ne fanno un bastione di difesa della moneta unica. Sia per i timori sulla stabilità politica del Paese. Il risultato: movimenti speculativi e molti investitori che si allontanano, con lo spread sul Btp a dieci anni ieri arrivato a 337. È in questo contesto che si è svolta l'asta sui titoli italiani, attesissima dopo che ieri il Financial Times ha scritto che Deutsche Bank ha ridotto a meno di un miliardo di euro i titoli di Stato italiani nel suo portafoglio, dagli otto miliardi di poco tempo fa. Il Tesoro ha faticato a collocare i quasi otto miliardi di titoli venduti nell'asta di oggi. Ma è riuscito comunque ad avvicinarsi molto alla parte alta del range obiettivo compreso fra 5,5 e 8,5 miliardi. Per convincere gli investitori, però, via XX Settembre ha dovuto concedere rendimenti ai massimi dal febbraio 2000 sul Btp settembre 2021: il tasso ha raggiunto un oneroso 5,77% e i 100 milioni di riapertura riservata alle banche hanno ricevuto zero offerte. Ai massimi dal luglio 2008 il rendimento del nuovo Btp a tre anni (4,8%). Il Cct 2018 indicizzato all'Euribor è salito al 4,65%, il 2015 al 4,58%. Di certo l'asta si è svolta fra numerose difficoltà: l'impasse sul debito americano va ancora avanti, e i mercati sono sempre più convinti che sulla Grecia (bocciata anche da Standard & Poor's che preannuncia un rating default) il vertice Ue abbia sì fatto un passo avanti, ma non una svolta. Hanno pesato anche le voci, circolate sui mercati di dimissioni del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, che poi nel pomeriggio ha ironizzato: «mi sono dimesso da inquilino». A sostenere i titoli italiani ha invece contribuito la voce (non confermata nè smentita) di acquisti di carta italiana e spagnola da parte della Banca centrale europea. Ma le stesse voci erano circolate due settimane fa, e sono state successivamente smentite dai dati pubblicati dall'Eurotower.

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