Marchionne vara la cabina di regia con 22 top manager
GianniCoda, che era numero uno degli Acquisti e di Fiat Powertrain Auto, diventa responsabile dell'Auto in Europa, Africa e Medio Oriente, Cledorvino Belini seguirà l'America Latina e Michael Manley l'Asia. «Oggi è il momento giusto per accelerare nell'integrazione Fiat-Chrysler», ha commentato Marchionne che parla di leader capaci di fare «un gruppo multinazionale efficiente in grado di competere nell'industria automobilistica mondiale». Nella nuova struttura composta da 22 top manager, si mischiano nomi Fiat e Chrysler. Accanto a Marchionne ci sono dodici uomini del Lingotto, nove di Detroit. Tra gli italiani spicca l'assenza di Andrea Formica, attuale amministratore delegato del marchio Fiat che viene affidato a Olivier Francois, mentre sarà un uomo di Detroit, Saab Chehab, a guidare il brand Lancia-Chrysler. Lo stile resta a un italiano, Lorenzo Ramaciotti, le risorse umane vanno a una donna, Linda Knoll. Il più alto organismo decisionale, dopo il cda, sarà il Gec (Group Executive Council) analogo alla struttura esistente in Fiat prima dello scorporo delle attività di Fiat Industrial. Sarà coordinato da Alessandro Baldi e avrà la supervisione dell'andamento dei business, definirà gli obiettivi, le decisioni strategiche e gli investimenti del gruppo.