Ancora tensione sui titoli di stato
Tornala tensione sul mercato dei titoli di Stato italiani e spagnoli: le trattative estenuanti sul debito americano e i punti interrogativi sul salvataggio della Grecia, con relativi timori di contagio non ancora del tutto diradati, hanno riportato lo «spread» e cioè la differenza tra i Btp italiani e gli omologhi Bund tedeschi a 300 punti base (il 3% in più). Un fattore che si è fatto sentire sulle aste che ieri il Tesoro ha bandito per assegnare Bot. Sul mercato sono tornate sia Roma sia Madrid con due emissioni entrambe piuttosto importanti. Primo a muoversi è stato il Tesoro iberico, che ha mancato, anche se di poco, l'obiettivo massimo di tre miliardi di euro di titoli con tassi balzati al 2,519% per i sei mesi e all'1,899% per il tre mesi. Ben maggiore l'importo ceduto dal Tesoro italiano, in asta con 7,5 miliardi di Bot semestrali e 1,5 miliardi di Ctz aprile 2013. Buona la domanda, anche se il rapporto con l'offerta è sceso a 1,561 per l'asta Bot (1,721 a giugno) e a 1,657 per i Ctz (da 1,87). Quanto ai tassi pagati da Via XX settembre, il rendimento del Bot è lievitato fino al 2,269% (1,988% a giugno), quello del Ctz è balzato al 4,038% (da 3,219%). Nonostante gli acquisti (che testimoniano che la fiducia per la tenuta finanziaria del sistema Italia resta alta) il mercato è rimasto nervoso e volatile. Così il premio di rischio dell'Italia e quello della Spagna sono balzati rispettivamente a 300 e 330 punti base dopo le aste, per poi scendere al di sotto dei livelli di ieri a 289 e 321. L'attenzione de mercati è ora per domani, quando andranno in asta tra 2,5 e 3,5 miliardi del nuovo Btp triennale, 2-3 miliardi del Btp settembre 2021 e un discreto ammontare di Cct. I mercati hanno ben accolto la decisione del Tesoro di annullare un'asta prevista per metà agosto alla luce di ridotte esigenze di finanziamento. Ma la confusione resta alta fra gli operatori. E forse anche a livello istituzionale se Lorenzo Bini Smaghi, consigliere esecutivo Bce, rassicura sul pareggio di bilancio italiano nel 2014 e nelle stesse ore Anders Lipstok, membro estone del consiglio direttivo dell'Eurotower, dice secondo la Bloomberg che la situazione di Italia e Spagna si è aggravata. A gettare acqua sul fuoco è stato ieri anche Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, a margine del consiglio di amministrazione di Mittel. Secondo Bazoli i poderosi ribassi che hanno vissuto in alcune sedute di Borsa le banche italiane non hanno «nessuna giustificazione», ma sono solo «un riflesso della situazione internazionale» e delle tensioni alimentate da casi come quello della Grecia o degli Stati Uniti. Per Bazoli «non c'è nessuna giustificazione» per gli attacchi speculativi che sono «solo un riflesso della situazione internazionale».