Il piano Grecia scatterà a settembre
Econ l'intervento dei privati, novità di questo secondo programma di aiuti, a settembre scatterà anche il temuto default di Atene. Ma sarà selettivo, come ha già precisato ieri l'agenzia di rating Fitch, e durerà molto poco, da qualche ora a qualche giorno. Lo scambio prevede l'offerta di nuovi titoli con termini peggiorativi rispetto a quelli garantiti in origine. Bruxelles continua ad assicurare che i rischi sono contenuti. L'intervento di banche ed assicurazioni, su base volontaria, varrà 37 miliardi di euro. Che sono le perdite che subiranno per le operazioni di sostituzione dei titoli (debt-swap e rollover) con altri a più lunga scadenza (15-30 anni). Nel 2020 tale contributo potrebbe arrivare a valere 135 miliardi di euro. Anche le italiane Generali e Intesa SanPaolo sono pronte a partecipare. Sui mercati, passata la sbornia rialzista, riaffiora qualche dubbio: la borsa di Milano ha corretto il rally di giovedì (l'indice Ftse Mib ha chiuso a 19.461 punti -0,15%), e lo spread è di nuovo in lieve rialzo. Dopo un minimo a 225 punti base lo spread dei Btp italiani decennali sul bund è risalito a 257 punti base, anche per colpa della bomba che ha fatto vittime ad Oslo. Torna a salire anche il rischio-Paese della Spagna (a 294) mentre va meglio per Grecia (1.185), Portogallo (812) e Irlanda (905). Dalle agenzie, da tempo a colloquio con i governi e le istituzioni europee sull'argomento, arrivano segnali misti. Standard & Poor's non si è ancora espressa dopo aver preannunciato un default selettivo; Moody's si esprimerà «a tempo debito». La crisi, nella loro ottica, non è più sul punto di esplodere, anche se servono ulteriori sforzi. Il pacchetto di misure uscito dal vertice di Bruxelles non è una panacea, c'è qualche dubbio sulla sostenibilità del debito non solo di Atene, ma anche di Portogallo, Irlanda e altre nazioni iper-indebitate. Contrastanti le reazioni della leadership politica ellenica, con esponenti socialisti e di destra schierati a favore dell'accordo e solo i comunisti contrari. Il premier socialista Giorgio Papandreou, ha affermato che «il Paese ha ottenuto decisioni storiche e l'Europa ha fatto un enorme passo in avanti. La Grecia - ha aggiunto - è stata liberata dall'incubo del fallimento e sono state poste le basi per condizioni di sicurezza forti per il futuro. Il problema del debito è diventato sostenibile e viene garantita completamente la liquidità per le banche greche».