Barroso ai governi: "Salvate l'euro"
E' un appello - ma suona come un campanello d'allarme - quello lanciato dal presidente della Commissione europea, Jose' Manuel Barroso, a 24 ore dall'inizio del vertice straordinario dei leader europei. Domani i capi di Stato e di Governo della Ue si riuniranno a Bruxelles per trovare una via d'uscita alla crisi del debito greco che rischia di estendersi ad altri Paesi europei. "La situazione è seria, serve una risposta", ha messo in guardia Barroso sottolineando la necessità di uno sforzo comune per la sostenibilita' dell'euro, "uno dei nostri patrimoni". Altrimenti, ha aggiunto, "il giudizio della storia sara' duro" e se domani non arriverà un segnale chiaro sulla crisi, "ci saranno conseguenze negative in tutti gli angoli dell'Europa e anche oltre". Dello stesso avviso il ministro francese dell'Economia, Francois Baroin, che ha chiesto ai leader europei di lanciare un "messaggio forte". Ma l'ottimismo francese si scontra con la cautela tedesca. Proprio ieri il cancelliere tedesco, Angela Merkel, aveva messo le mani avanti sostenendo che il vertice non produrrà un risultato "spettacolare". E proprio dall'intesa tra Parigi e Berlino - affidata a una cena tra Merkel e il presidente francese Sarkozy - potrebbero dipendere l'agenda, i tempi e forse anche l'esito del vertice di domani. I due si sono detti fiduciosi di poter definire una posizione comune. "La Germania e la Francia - ha assicurato il portavoce della Merkel, Steffen Seibert, alla vigilia dell'incontro a Berlino - devono mettersi d'accordo. Se questo non avverrà non sarà possibile fare progressi in Europa. Entrambi sono fiduciosi di poter trovare una linea comune". Berlino continua a insistere sulla necessita' di coinvolgere i privati nel salvataggio della Grecia. La Germania e' infatti quella che rischia di pagare piu' degli altri. E' per questo che la Merkel ha chiesto con energia di consentire ai creditori privati di intervenire nel salvataggio, per sgravare i contribuenti tedeschi del fardello di un nuovo piano di aiuti. In pratica i tedeschi preferiscono il rischio di un default selettivo pilotato a quello di un salvataggio interamente a carico del governo. Si fa avanti intanto l'ipotesi che i leader europei consentiranno all'Efsf, il fondo europeo di salvataggio, di comprare titoli del debito pubblico europeo sul mercato secondario. Dalla riunione, comunque, difficilmente potra' uscire una soluzione dettagliata per gli aiuti alla Grecia. Ma i mercati confidano in un segnale decisivo. Oggi le principali piazze europee hanno archiviato le contrattazioni con il segno piu', trainate da Milano e Madrid. E l'euro ha ripreso fiato riconquistando quota 1,42 dollari.