Fantozzi lascia Alitalia
LeonardoVentura Il commissario straordinario della vecchia Alitalia, Augusto Fantozzi, si sente commissariato e va via, con tutto il suo staff. La ragione delle dimissioni, «il venir meno della fiducia del Governo» nei suoi confronti, la spiega con un comunicato pubblicato sul sito web 'Alitalia amministrazione straordinarià, in cui ha aggiornato tutta l'attività svolta dalla nomina a commissario il 29 agosto 2008. Fantozzi fa riferimento alla manovra finanziaria con cui è entrato in vigore l'articolo 15, comma 5, che prevede l'affiancamento di due ulteriori commissari. Il governo, esprimendo «profondo rammarico» oltre che «apprezzamento e gratitudine» a Fantozzi, esclude che la norma riguardi il caso Alitalia. Piuttosto, spiega con una nota, è un contributo per migliorare l'efficienza e la celerità di tutte le procedure ed evitare di far gravare il carico su un solo soggetto, sottraendolo ad una sovraesposizione. Di qui il ricorso ad un modello collegiale, a costi invariati (l'attuale compenso del commissario viene infatti diviso per tre). Ma si diffondono i sospetti sulle ragioni di un «comma ad personam». Il Pd con il deputato Enrico Gasbarra auspica che alla base del «comma anti-Fantozzi non ci siano le azioni di responsabilità nei confronti dei precedenti vertici del gruppo Alitalia», nei cui confronti potrebbe pesare un'eventuale azione revocatoria per pagamenti fatti ad alcuni creditori prima del fallimento. «Non c'è dubbio - osserva Gasbarra - che i creditori e gli ex dipendenti di Alitalia siano stati nuovamente traditi da un governo che si preoccupa purtroppo soltanto dei soliti amici». E sempre per il Pd, il deputato Michele Meta chiede che il governo chiarisca «le reali ragioni dello strappo» con Fantozzi attraverso «un intervento così mirato camuffato nelle pieghe della manovra», che per Matteo Mauri «di fatto commissaria il commissario. Perchè, a chi giova? Certamente non ad Alitalia». Le dimissioni di Fantozzi sono «un fatto gravissimo», per il presidente dell'associazione degli assistenti di volo Avia, Antonio Divietri, che rappresenta molti lavoratori in cassa integrazione (in totale sono 4.100 mentre 10.550 dipendenti sono stati riallocati) in attesa della liquidazione del tfr; i dipendenti di Alitalia Express, Alitalia Airport e Volare sono invece in attesa del 26 luglio prossimo per avere un acconto. Fantozzi, illustrando nel gennaio scorso la relazione finale sulla procedura di amministrazione straordinaria di Alitalia (riferita solo ai primi due anni di lavori, che proseguiranno almeno per altri 5), aveva reso noto di aver fatto cessioni di asset per 1,14 miliardi di euro, una stima di 336,8 miliardi di incasso dalla vendita di altri beni e di realizzo crediti, ammissione di creditori per 1,5 miliardi.