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Le proposte di Eni per le quotate

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Leproposte nascono da un'analisi condotta da Eni a partire dalle best practice estere che ancora non trovano riscontro nel sistema italiano. Le proposte sono state illustrate dal presidente di Eni, Giuseppe Recchi (nella foto), e dal direttore affari societari e governance Roberto Ulissi, con l'intervento di Lamberto Cardia e di Massimo Capuano, componenti esterni della Commissione di esperti istituita da Eni per valutare le proposte stesse. Le misure proposte si rivolgono principalmente alle società quotate e tengono conto delle loro differenze dimensionali. Molte di esse potrebbero essere adottate in via di autoregolamentazione mentre altre necessitano di modifiche normative. Le proposte riguardano in primo luogo il cda, il suo ruolo, la composizione, i requisiti dei membri e i principi di comportamento che ne regolano l'attività. Tra i principali obiettivi perseguiti: il rafforzamento del ruolo strategico del cda e l'introduzione sia dell'esperienza manageriale come requisito di professionalità degli amministratori sia della scadenza differenziata degli stessi al fine di favorire la stabilità e la continuità della gestione. Le proposte mirano inoltre ad assicurare la diversità nella composizione del consiglio, sia di genere sia di esperienza e professionalità. Un'altra serie di misure riguarda la composizione e i compiti dei diversi comitati del cda, sempre in funzione di un ruolo maggiormente strategico dello stesso e della valorizzazione dei compiti di controllo del collegio sindacale.

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