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Benzina record al Sud (1,67 euro)

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Lafuga in avanti di Eni ha, infatti, favorito un aumento generalizzato di circa 2 centesimi dei prezzi raccomandati. Impennata anche per i prezzi praticati sul territorio, dove in media tutte le compagnie hanno superato abbondantemente la soglia di 1,6 centesimi sulla benzina e al Sud si raggiungono picchi record di 1,67 euro/litro. Il diesel è ormai ad un passo di quota 1,5 euro/litro nei valori medi. Nel dettaglio Esso è salita di 1,5 centesimi su benzina e diesel, IP rispettivamente di 2,4 e 2 centesimi, Q8 e Shell di 2 centesimi in entrambi i casi, Tamoil di 2,2 centesimi e TotalErg di 2,2 centesimi nel caso della verde e di 2 sul gasolio. Il diesel ha ampiamente oltrepassato in alcune aree del Paese la soglia di 1,5 euro e si sfiora 1,52 euro/litro. Aumenti (anche se più contenuti) si registrano anche per le no-logo. A livello Paese, il prezzo medio praticato della verde (in modalità servito) va dall'1,609 euro/litro degli impianti Tamoil all'1,618 euro/litro dei punti vendita IP (no-logo a 1,532). Per il diesel si passa dall'1,487 euro/litro dei punti vendita Esso all'1,493 euro/litro degli impianti IP (no-logo a 1,409 euro/litro). Il Gpl, infine, si posiziona tra lo 0,734 euro/litro dei punti vendita Eni allo 0,751 degli impianti Shell (a 0,722 euro/litro le no-logo). «Prezzi incredibili, che non si erano mai registrati neanche quando il petrolio aveva raggiunto quota 147 dollari al barile». Così commentano Federconsumatori e Adusbef, che stimano una crescita dei costi annui di 488 euro ad automobilista. Solo i costi diretti sarebbero 288 euro, a cui si aggiungono 200 euro di costi indiretti.

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