Se lanciassero l'Opa sul Paese
Pensate se potesse esser il "mercato" a risolvere i problemi politici di un Paese. E lo facesse con una forma più radicale di una speculazione finanziaria. Cioè potesse esser lanciata una OPA da parte di un Paese su un altro Paese. In pratica una alternativa meno cruenta e più "moderna" alla invasione straniera di cui nel nostro Paese abbiamo avuto lunghe esperienze nel passato. Proviamo ad immaginare alcune ipotesi. L’Unione Europea, preoccupata dalle diverse gravità dell’impatto della crisi economica sui vari Paesi europei, nonché preoccupata di come i governi reagiscono nel risanamento di dette crisi, decide alla unanimità (!) di assimilare gli Stati alle aziende quotate. E sempre con l’intento di risolvere le crisi (per il bene comune europeo), decide di rimuovere gli ostacoli, promuovere il risanamento rapido e la competitività. Ciò prevedendo e regolamentando una forma di OPA sui Paesi all’interno della Comunità. In tal senso i membri del governo di un Paese sono assimilati al management di una impresa mentre la popolazione è assimilata all’azionariato chiamato a rispondere all’OPA. Se la popolazione accetta l’OPA il Paese che l’ha lanciata incorpora il Paese oggetto dell’OPA. Se il governo del Paese la considera "ostile" sarà il popolo sovrano chiamato a decidere, ma l’OPA è accettata solo con percentuali di partecipazione al voto e di maggioranza molto speciali, quasi totalitarie. Sono prevedibili contro-OPA di altri Paesi, ma sono scoraggiate contro-OPA di carattere politico. L’OPA deve esser fondata su un progetto di risanamento economico e di rilancio del Paese, deve proporre vantaggi di carattere economico alla popolazione (tasse, investimenti...) e spiegare vantaggi di occupazione, sociali, ecc. La popolazione chiamata ad esprimersi non deve capire solo chi la governerà, ma come. Garante sarà una super Consob, la medesima UE. Se questa ipotesi immaginaria fosse attuata probabilmente il primo Paese oggetto di attenzione per l’OPA sarebbe il nostro. Prescindendo da inevitabili sinergie di rafforzamento della struttura economica del Paese che decide il lancio dell’OPA, il nostro Paese presenta caratteri di sottoutilizzazione e di "upside" molto alti, che giustificherebbero una infinità di attenzioni alla possibilità di lanciare l’OPA. Il nostro Paese ha "assets sottoutilizzati" (bellezze naturali, beni culturali...) con spazi di crescita di valore altissimi. Ha vocazioni culturali per la cura del malato e per l’insegnamento (ospedali, scuole...) molto valorizzabili. Ha capacità imprenditoriali (soprattutto nelle PMI) uniche al mondo. Ha garanzie elevatissime del debito pubblico (il risparmio delle famiglie superiore a cinque volte il debito pubblico). E, in più, ha anche qualche manager-governante in grado di assicurare ai nuovi azionisti la conoscenza e continuità di ciò che funziona. Ciò che manca è, appunto, ciò che giustificherebbe l’OPA... La vera domanda è se realmente qualche altro Paese avrebbe la credibilità per riuscirci.