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Ministro Romani: «Nessun dubbio su South Stream»

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«Quellodi oggi (ieri ndr) è l'aggiornamento di un'agenda continuamente in fieri, con la discussione di temi concreti sullo sfondo degli straordinari rapporti politici e personali tra i nostri due governi», ha spiegato alla stampa nella residenza dell'ambasciatore italiano a Mosca Antonio Zanardi Landi. «La partita vera si gioca in campo energetico», ha sottolineato Romani, che ieri ha incontrato ben quattro ministri russi: Viktor Kristenko (industria e commercio), Elvira Nabiullina (sviluppo economico), Serghiei Shmatko (energia) e Igor Shiogoliev (tlc). «Il South Stream, che vedrà il coinvolgimento della Saipem, è un investimento da 30 miliardi di euro per trasportare dalla Russia in Europa 63 mila miliardi di metri cubi di gas, una risorsa tornata ancora più importante dopo la svolta sul nucleare», ha osservato. «Il gasdotto ci garantirà le forniture di metano contro ogni rischio sulla sponda meridionale del Mediterraneo», ha proseguito, ricordando che non è «in alternativa al Nabucco». «Le alternative al gas russo, ossia il gas azero e turkmeno, presentano limiti e difficoltà, quindi nessun dubbio sul South Stream, anzi cercheremo di sostenere le ragioni anche in Europa, laddove si cerca di rendere meno determinante la fornitura di gas e petrolio russo», ha aggiunto.

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