«Senza riforme strutturali serve un'altra manovra La stella dell'economia non brilla»
Senzamisure credibili, senza riforme strutturali, per poter centrare gli obiettivi ambiziosi ma obbligati di azzeramento del deficit e di evitare la stagnazione, sarà necessaria una manovra da 18 miliardi oltre a quella da 39 già prevista. Nel rapporto di metà anno sulle previsioni economiche, Confindustria fa un'analisi della congiuntura con molte ombre. «La stella dell'economia italiana non sta brillando» tant'è che gli economisti di viale dell'Astronomia sono stati costretti a «rivedere un'altra volta all'ingiù la crescita», tagliando le stime sul Pil al +0,9% nel 2011 ed al +1,1% nel 2012. Non solo. Dall'inizio della recessione ai primi mesi di quest'anno sono andati persi oltre mezzo milione di posti di lavoro; l'occupazione potrà aumentare «solo con una crescita più forte». Secondo il Centro Studi di Confindustria, la cig insieme agli strumenti di flessibilità dell'orario lavorativo, ha molto attenuato la perdita di posti, che tra l'avvio della recessione e l'inizio del 2011 ha riguardato 582mila persone, mentre la diminuzione della domanda di lavoro ne avrebbe coinvolte 1,1 milioni. Confindustria indica anche le priorità da affrontare. Oltre alla riforma fiscale, rimettere mano all'età di pensionamento che va alzata ancora. Poi il contenimento delle retribuzioni pubbliche. L.D.P.