Il sistema Italia prende il volo
dall'inviatoa PARIGI Filippo Caleri Alitalia ci ha girato attorno. Lo ha provato ed ha espresso anche l'intenzione di acquistarlo per mettergli la livrea tricolore. Poi al Superjet 100, l'aereo della russa Sukhoi che Alenia Aeronautica (gruppo Finmeccanica) allestisce e commercializza nei paesi europei e in buona parte del resto del mondo, ha preferito la brasiliana Embraer. Alla faccia del sistema Italia e della necessità di una maggiore cooperazione tra le aziende del Paese in epoca di globalizzazione. Il gruppo di Piazza Montegrappa ci è rimasto male. Ma ieri dal Salone aeronautico internazionele che si tiene a Le Bourget (Parigi) è arrivata la buona notizia per il futuro della joint venture che lega l'azienda italiana al costruttore russo. Blue Panorama Airlines, la compagnia privata totalmente italiana che ha sede a Roma, ha siglato un ordine di 12 Superjet 100 e per un valore di 370 milioni di dollari (circa 300 milioni di euro). Ad annunciare la firma dell'acquiso è stato l'ad della Alenia Aeronautica Giuseppe Giordo che, non senza un punta di polemica, ha detto: «È una notizia che ha un'importanza particolare perché Blue Panorama è la prima società italiana a utilizzare il velivolo. Una scelta giusta che testimonia come il Superjet 100 sia una macchina idonea per le operazioni della compagnia in tutto il mondo». Il riferimento al dietrofront dei capitani coraggiosi, Colaninno e Sabelli di Alitalia, è stato tranchant: «Nonostante la decisione sbagliata presa da Alitalia per un velivolo diverso (la ex compagnia di bandiera ha preferito gli Embraer di fabbricazione brasiliana ndr) ora il Superjet 100 comincerà a essere operativo». Massimo rispetto comunque per la scelta dell'ex vettore di Stato. Giordo ha confermato che «Alitalia è una società privata e decide come vuole». Ma a prescindere da una scelta che avrebbe dato il segnale di una politica nazionale coordinata tra le industrie private d'Italia, sulla scorta di quanto accade ad esempio nel sistema francese, qualcosa secondo l'ad di Alenia non torna nella decisione presa da Colaninno. «La piattaforma scelta, quella brasiliana, è più costosa e meno efficiente rispetto alla nostra». Il Superjet 100 in ogni caso avrà presto una sponsor di livello internazionale. La versione business dell'aereo, presentata nel corso del salone di Parigi, sarebbe stata già prenotata dal premier russo Vladimir Putin, che ne farebbe l'equivalente dell'Air Force one del presidente Usa Obama. Il Superjet 100 con la livrea della Blue Panorama rullerà presto sulle piste italiane. Secondo il presidente Franco Pecci «i velivoli saranno resi operativi già dalla fine del 2012» in particolare nel medio raggio da aeroporti più piccoli e verso destinazioni come le mete turistiche del Mediterraneo, ma anche verso i paesi dell'Est Europa che sempre più generano traffico di lavoro verso l'Italia. Quanto alle altre attività di Alenia Aeronautica, Giordo ha ricordato l'avanzata trattativa per vendere l'aereo da trasporto militare C-27J a tre nuovi clienti del Sud America e dell'Africa per un valore di 500 milioni di dollari. In pista anche la commessa italiana di una versione per le forze di intervento speciali della difesa. Un esemplare che sarà denominato Pretorian. Giordo ha infine confermato la ripresa del contratto di fornitura dello stabilizzatore (le alette laterali della coda) e parte della fusoliera per la Boeing che sta costruendo il suo aereo di punta: il 787 Dreamliner. Un contratto che si era arenato per problemi di qualità dei pezzi forniti. Impasse superata. L'azienda italiana parteciperà all'intera fornitura delle stesse parti per la serie 787-8 e per il 50% della serie numero nove. Un accordo che consente agli stabilimenti Alenia a Grottaglie e a Foggia di tirare un sospiro di sollievo. L'attività produttiva non si ridurrà e probabilmente aumenterà.