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Moody's potrebbe declassare l'Italia

L'home page del sito italiano dell'agenzia di rating Moody's

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Dopo Standard & Poor's l'agenzia di rating statunitense Moody's ha annunciato che potrebbe tagliare il rating italiano - al momento al livello AA2 - citando come ragioni i crescenti rischi per l'economia, il grande deficit di bilancio e le preoccupazioni sui debiti in Europa.    "DEBOLEZZA STRUTTURALE" Moody's cita come primo fattore dietro alla messa sotto revisione del rating i rischi per la crescita economica dovuti alla "debolezza macroeconomica strutturale e alla probabile risalita dei tassi d'interesse nel tempo". Debolezza strutturale che per Moody's ha a che fare con "bassa produttività e importanti rigidità nel mercato del lavoro e dei prodotti". L'Italia ha recuperato finora "solo una frazione dei sette punti di prodotto interno lordo che ha perso durante la crisi globale". Al secondo punto tra i motivi della messa sotto revisione i rischi legati alla messa in pratica dei "piani di consolidamento fiscale richiesti per ridurre il debito pubblico e tenerlo a livelli gestibili". Potrebbe rivelarsi difficile generare l'avanzo primario di bilancio necessario a dare inizio a "una solida tendenza al ribasso", secondo Moody's, che cita la recente bocciatura delle proposte sull'acqua ai referendum come prova del fatto che il governo ha difficoltà a fare approvare politiche di riforma. Terzo punto "i rischi legati alle mutate condizioni per gli emettitori sovrani europei fortemente indebitati", con il mercato sempre più pronto a punire i paesi con "peso del debito più alto della media, come l'Italia". OUTLOOK NEGATIVO DA S&P Lo scorso mese Standard & Poor's ha rivisto l'outlook sul rating della Repubblica Italiana da stabile a negativo, per riflettere la sua opinione sugli aumentati rischi nell'attuazione del piano di riduzione del debito pubblico. E, allo stesso tempo aveva confermato il rating a lungo termine A + e a breve termine A-1+ sul debito sovrano dell'Italia. Il rating sul rischio di trasferimento e convertibilità fondi rimane AAA. La decisione era stata motivata in un comunicato con le "deboli attuali prospettive di crescita dell'Italia e incerto l'impegno politico nelle riforme tese a migliorare la produttività".  

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