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Stimoliamo nei giovani l'amore per l'Italia

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Leadercarismatici e dittatoriali in estinzione. I giovani si muovono per moto spontaneo. In Spagna gli indignados. In Portogallo ragazzi nelle piazze. Alcuni giovani sono arrabbiati. Ce l'hanno con tutti. Altri, bamboccioni, vivono nella cuccia paterna e si lamentano. Poi giovani grintosi con voglia di lavorare per dare senso alla vita. Il fenomeno che colpisce è una anarchia democratica conseguente la globalizzazione che crea disparità. Contraddizione del nostro tempo. L'economia è disciplina o un complesso di situazioni causate da folletti liberi e capricciosi che si annidano nell'animo umano? Il risparmio è frutto di sacrifici. Deriva dalla prudenza contadina. Fieno in cascina per il domani. Si avverte molta incertezza e si risparmia meno. Per minore capacità di spesa dei nostri soldi e per un modello di vita consumistico. Pur stanziali si ricerca la terra incognita e il nemico del deserto dei tartari. La sensazione diffusa è l'indignazione. Non si crede ai politici e alla politica con capi popolo che moltiplicano per zero. L'Italia ha grandi tesori e risorse. Non sa valorizzarli. L'estero ama l'Italia ma disistima il sistema. Perché? I nostri media e intellettuali sono portatori di immagini dissacranti. Mi ribello allo stereotipo dell'italiano meschino e inaffidabile. Ci rendiamo conto del danno economico, sociale che ne deriva? Criticare è un diritto. Ricordiamoci che giusto o sbagliato, l'Italia è sempre "il mio paese". Va creata una corrente di pensiero. Andare tra le genti (qui bisogna stare!) a stimolare l'amor italico e l'attaccamento alla nazione. Giovane che non riesce a diventare adulta.

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