Eni chiude la partita aperta con la commissione europea sul gasdotto Tag cedendo la sua partecipazione dell'89% a Cassa Depositi e Prestiti.
Lacessione del gasdotto che trasporta attraverso l'Austria il gas russo fino in Italia rientra negli impegni che Eni ha assunto nel settembre del 2010 nei confronti della Commissione Europea, dopo un lungo tira e molla con l'Antitrust, per chiudere l'indagine avviata nel 2007 da Bruxelles contro il cane a sei zampe, accusato di abuso di posizione dominante sui gasdotti di importazione. Per questo motivo, l'ultima parola per il perfezionamento dell'accordo spetta ancora alla Commissione Ue, la cui unica rimostranza potrebbe arrivare dal fatto che Cdp controlla di fatto Eni con una quota del 26,37%. Oltre alla cessione del Tag, Eni dovrà liberarsi anche delle quote del 46% in Transitgas (per l'import di gas olandese e norvegese attraverso la Svizzera) e del 49% in Tenp (al quale si connette il Transitgas sempre in Svizzera).