Dopo un anno ripartono i consumi

Bene i consumi di aprile, per la prima volta da dodici mesi. Lo rende noto Confcommercio, ricordando che dopo la netta contrazione di marzo, l'indicatore dei Consumi (ICC) segnala ad aprile un aumento dell'1,1% in termini tendenziali, anche se i dati grezzi degli ultimi due mesi vanno interpretati con prudenza. In termini congiunturali, e al lordo della vendita di automobili, l'ICC mostra un +0,4%. L'indice, al netto delle autovetture, si è portato sul valore più elevato degli ultimi due anni. CLIMA DI INCERTEZZA La situazione generale - spiega Confcommercio - continua comunque ad essere caratterizzata da un insieme disomogeneo di elementi positivi e negativi che contribuiscono al permanere di un clima di incertezza sulle prospettive a breve dell'economia. Infatti, se da un lato i timidi segnali di miglioramento sul versante dei consumi, che attendono conferma nei prossimi mesi, sembrano avvalorati dal recupero registrato a maggio dal clima di fiducia delle famiglie, dall'altro le prospettive sul versante delle imprese, visto il deterioramento del sentiment degli operatori di tutti i settori produttivi, risultano meno favorevoli lasciando ipotizzare un'ulteriore perdita di slancio della ripresa nel secondo e terzo trimestre dell'anno. Tendenza che sembra confermata anche dai risultati dell'indagine rapida di Confindustria che segnala a maggio, in termini congiunturali, un incremento dello 0,1% della produzione industriale e dello 0,4% degli ordinativi.   SI SPENDE DI PIÙ PER GIOCHI E SCOMMESSE La domanda per i beni ed i servizi ricreativi ha mostrato, rispetto ad aprile dello scorso anno, un incremento dell'1,4% a cui ha contribuito un larga misura il permanere di un trend espansivo delle spese per giochi, lotterie e scommesse, spiega la nota di Confcommercio. La spesa per i servizi di ristorazione e d'alloggio ha evidenziato una crescita in termini tendenziali del 2,0%, dato influenzato dal diverso periodo in cui è caduta la Pasqua. I consumi per i beni ed i servizi per la mobilità hanno mostrato una diminuzione in termini tendenziali dell'1,3%, confermando come, nonostante il venir meno dell'effetto statistico dato dal confronto tra periodi in cui erano o meno in essere gli incentivi, questo segmento di consumo sia ancora interessato da elementi di criticità. Solo per il trasporto aereo la domanda continua ad essere caratterizzata da una tendenza espansiva, accentuata ad aprile dal confronto con un mese in cui lo scorso anno il traffico aereo subì alcuni giorni di fermo.   CALA LA SPESA ALIMENTARE  Nel mese di aprile la domanda di beni e servizi per le comunicazioni e per l'ICT domestico ha registrato, rispetto allo scorso anno, un incremento del 6,5% consolidando il trend già emerso nei mesi più recenti. A tale andamento continua a contribuire essenzialmente la componente relativa ai beni. I volumi acquistati dalle famiglie per i beni e servizi per la cura della persona hanno mostrato, ad aprile, un incremento dello 0,5%. Gli articoli di abbigliamento e le calzature hanno registrato una riduzione dello 0,5%, dato che segue le ampie fluttuazioni dei mesi precedenti. La domanda di beni e servizi per la casa ha mostrato, ad aprile, un aumento dello 0,1%, confermando il periodo non particolarmente brillante dei consumi. Infine, per quanto concerne la spesa delle famiglie per i prodotti alimentari, le bevande e i tabacchi la stima di aprile segnala un ulteriore ridimensionamento della domanda (-0,9%), dato che segue la sensibile riduzione di marzo (-4,3%). I dati degli ultimi due mesi, letti nel complesso, evidenziano come, al di là di fattori contingenti, il settore alimentare continui ad essere interessato da elementi di criticità, che coinvolgono ormai tutte le formule distributive.