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Fiat, Marchionne rassicura: "Manterremo impegni in Italia"

L'ad Fiat Sergio Marchionne con il neo-presidente Fiat Elkann

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L'impegno della Fiat per restare a Torino c'è. L'amministratore delegato del Lingotto Sergio Marchionne ha risposto così al segretario generale della Cgil Susanna Camusso. "Se l'apertura è questione di risolvere i problemi e portare avanti gli obiettivi - ha detto il manager - sono totalmente in linea. Altri tipi di apertura non mi interessano. Io faccio il metalmeccanico, non chiedo di più". L'impegno della casa automobilistica torinese su Fabbrica Italia è stato ribadito da Marchionne a margine della cerimonia per il 197esimo anniversario della fondazione dell'Arma dei carabinieri. Se non è in agenda lo spostamento del quartier generale da Torino a Detroit, è invece prioritario  "partire con l'integrazione del sistema industriale e commerciale" tra Chrysler e Fiat ma anche "cercare di fare una squadra che riesca a gestire il tutto". L'ad ha poi anticipato che incontrerà presto il neo eletto sindaco di Torino, Piero Fassino. "Prima di venerdì - ha detto Marchionne - perchè poi dovrò ripartire".

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