Coccolati a 10mila metri con champagne e salmone
Già,portare a 10 mila metri da terra un Airbus 380, l'aereo più grande del mondo, targato Emirates, non deve essere cosa da poco. Ma è inutile farsi domande sul come. Sull'asfalto che bolle a 40 gradi centigradi la rincorsa sembra quasi non sufficiente a dare la giusta velocità. Eppure dopo solo qualche decina di secondi dallo stacco si è già oltre i mille metri. La precisione della misura è millimetrica. E non certo per le capacità divinatorie del passeggero. Sugli allestimenti la compagnia aerea non ha risparmiato. Il monitor segnala i dati del volo. E più telecamere rendono visibile ogni momento di viaggio. Non solo. Ai fortunati che volano in «business class» il trattamento è quasi regale: sedile allungabile. Il vero lusso. Se l'indice resta fisso sul pulsante il sedile si trasforma in un letto. Dormire, sospesi tra cielo e terra, diventa di nuovo esperienza. Ai pigri è riservata la sorpresa più bella: uno schermo da 28 pollici perfettamente manovrabile con un joystick e con un'offerta ampia. C'è tempo per far scorrere le immagini di Colin Farrel nella sua interpretazione di Re Giorgio V. E poi musica con le classifiche britanniche, tutte, dagli anni '50. Cosa chiedere di più alla vita: film e musica a letto. Senza incombenze e obblighi. Sospesi a 10 mila metri il tempo scorre lieve. E innaffiato da champagne francese che la Emirates non lesina. Insieme a piatti di salmone marinato, tonno crudo e antipasti alla mediorientale. Papille titillate anche con brownies dal cuore di cioccolato affogato nella crema alla vaniglia, preceduto da un'incursione nella formaggeria francese. Si riposa. Ma per gli irrequieti c'è anche un bar. Uno vero, con tanto di bancone e barman pronto ad accontentare sfizi dei passeggeri. L'A380 è un gigante con due piani divisi rigidamente da una scala. A senso unico. Quelli di sopra possono curiosare sotto ma non viceversa. La gerarchia sociale si dispone su due livelli. Che non si incontrano quasi mai. Non è la sola divisione. Sopra, insieme alla business (per 76 fortunati) coesiste quella per la superelite: i 14 posti della First class. Piccoli gusci separati gli uni dagli altri con sfoggio di radica e tecnologia. Anche qui sedili allungabili e possibilità di chiudere due antine per distaccarsi dal vicinato. Lusso super. Si paga di più non tanto per le dotazioni quanto per i servizi. Così Emirates offre a una ristretta cerchia una Spa. Pavimento riscaldato e doccia di 4 minuti con un getto d'acqua ben temperato. E ancora creme per il corpo, phon d'ordinanza per la chiome più lunghe, scrub e rasoi per la barba. Profumi a disposizione, in abbondanza, tra fiori di orchidea. Un benefit preceduto da una sosta in un corridoio arredato con giochi d'acqua da giardino orientale dove gustare il the. Fil.Cal.