«Internet non ucciderà i giornali»
E- soprattutto - la carta stampata non morirà: questo il messaggio lanciato all«e-G8» di Parigi dal presidente del Gruppo L'Espresso, Carlo De Benedetti, intervenendo in un seminario che ha visto riuniti grandi protagonisti dei media internazionali - tra cui Robert Thomson (Dow Jones- Wall Street Journal), Robert Shrimsley (Financial Times), Arthur Sulzberger (New York Times), Norman Pearlstine (Bloomberg)- intitolato «Internet sta rilanciando o uccidendo la stampa?». La prima risposta a questa domanda - ha sostenuto De Benedetti - d'acchito, potrebbe essere «sì»: lo stesso accadde con la radio negli anni '20 e '30 e con la tv negli anni '60. Ma i giornali sopravvissero a quelle offensive, ha spiegato il presidente dell'Espresso. «La seconda risposta, più meditata, è "forse" - ha aggiunto - ma probabilmente la più giusta è "no". Perché i giornali si caratterizzano ormai solo parzialmente per la piattaforma cartacea, mentre la loro forza sta nella qualità dei contenuti prodotti, nella credibilità, nella trasmissione di un messaggio omogeneo che corrisponde alla lettura della società e della realtà cge ci circonda». Inoltre il web - ha concluso - è un «sistema» o un «universo digitale» che contiene e riassume gli altri media, compresi i giornali. Se questi moriranno o meno, dipenderà dai lettori.