Povertà, Tremonti: dati Istat discutibili
L'Istat dice che 1 italiano su 4 è a rischio povertà. "Considero discutibile questa rappresentazione": questo il commento del ministro dell'Economia Giulio Tremonti che durante la presentazione di un rapporto della Corte dei conti chiede alla platea: "Alzino la mano quanti di voi sono poveri". Tremonti non nega che ci siano situazioni di difficoltà nel Paese, ma complessivamente "la ricchezza in Italia non è scesa in questo decennio, ma anzi è salita. Questo risulta dalle statistiche ufficiali". NIENTE RIPRESA SENZA CONTI IN REGOLA La crescita italiana è insufficiente ma il governo ha garantito la tenuta del bilancio pubblico, consentendo così una ripresa economica seppur debole. Lo ha sottolineato il ministro dell'Economia intervenendo alla presentazione del rapporto 2011 della Corte dei conti sulla finanza pubblica. "La crescita - ha detto - forse non è sufficiente. Certo, la crescita non è sufficiente ma senza la tenuta del bilancio non ci sarebbe stata neanche questa crescita insufficiente". PRIMA VIVERE E POI CRESCERE "Primum vivere deinde crescere". Lo afferma il ministro Tremonti rivendicando, durante il suo intervento, l'azione svolta dal governo per la tenuta del sistema durante la crisi. Il ministro spiega però che ora è il momento delle riforme per il quale tuttavia non esiste "una formula istantanea e salvifica". Alla base dell'azione di governo c'è piuttosto la formula ereditata da Cavour che è quella di "camminare sulla via del progresso con energica moderazione evitando gli eccessi degli agitati e le secce dei retrogradi". Il ministro ricorda in tal senso tutte le misure contenute nel decreto sviluppo varato di recente e afferma: "Il ciclo delle riforme è appena iniziato e deve continuare. Tutto è aperto a formule costruttive ma considerando il giusto mezzo e l'energica moderazione". Oltretutto "non si può immaginare che tutto avvenga in un attimo". CICLO RIFORME APPENA INIZIATO "Credo che il ciclo delle riforme sia appena iniziato e debba continuare: tutto è aperto a formule empiriche e costruttive - ha sottolineato il ministro dell'Economia - Non si può immaginare che tutto avvenga in un attimo, in un solo atto, in una sola azione di un attivista, ma con la gradualità necessaria. C'è un giorno da cui si inizia". Per Tremonti, la strada giusta da perseguire è quella indicata da Cavour: "Bisogna camminare sulla via del progresso con energica moderazione evitando gli eccessi degli agitati e le secche dei retrogradi". Il ministro ha quindi ricordato tutte le misure contenute nel decreto sviluppo sono orientate in questo senso.