La Consob dà il via all'Opa Lactalis
L'offerta pubblica di acquisto su Parmalat si svolgerà tra il 23 maggio e l'8 luglio
Ecosì è stato fissato con Borsa italiana il 23 maggio il giorno per far decollare l'offerta pubblica d'acquisto che sancirà la conquista della maggioranza assoluta del gruppo di Collecchio. Al tempo stesso il termine dell'Opa, salvo proroghe, sarà l'8 luglio, vale a dire dopo l'assemblea degli azionisti di fine giugno (25 o 28). «Lactalis - si legge nel prospetto di 115 pagine - valuterà l'opportunità di far confluire in Parmalat le proprie attività nel settore del latte confezionato, tra le quali quelle detenute in Francia e in Spagna, dando luogo alla creazione di un campione di rilevanza mondiale con sede, organizzazione e testa in Italia, in grado di confrontarsi con i maggiori operatori internazionali». Per il gruppo francese controllato dalla famiglia Besnier appare tutto pronto quindi per chiudere il cerchio. L'unica incognita all'orizzonte è il Cda di Parmalat convocato per martedì prossimo. Soltanto in quell'occasione si saprà se il board guidato da Enrico Bondi chiederà effettivamente quel ritocco all'insù dell'offerta da 2,6 euro per azione, in modo da avvicinarla il più possibile ai 2,8 euro messi sul piatto sempre da Lactalis per rilevare il 15,4% dai tre fondi esteri (MacKenzie, Skagen e Zenit). Le raccomandazioni del board saranno accompagnate dalla fairness opinion messa a punto da Goldman Sachs e dagli studi legali che hanno affiancato l'advisor che, secondo indiscrezioni, boccerebbe l'Opa. Dal prospetto è emerso che il gruppo Lactalis vanta 4,3 miliardi di debito a fronte di un giro d'affari nel 2010 pari a 10,4 miliardi (la controllata in Italia ha fatturato 1,4 miliardi con un debito di 804,9 milioni). Nel caso in cui l'offerta dovesse riscontrare l'adesione della totalità degli azionisti (la raccolta compete a Equita Sim), allora il debito del colosso francese salirebbe di altri 3,4 miliardi, a 7,7 miliardi. Il Ceo di Intesa SanPaolo, Corrado Passera, ha fatto sapere che «una collaborazione con Lactalis per l'Opa non è sul tavolo».