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Rcs rivede l'organizzazione

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Rcsprova a darsi un'organizzazione più semplice e a mandare in soffitta il Cda della Quotidiani, quella sorta di mini patto che solo un anno aveva portato i rappresentanti dei grandi soci immediatamente al di sopra del Corriere della Sera. La capogruppo chiederà all'assemblea degli azionisti (il 20-21 giugno) di cambiare statuto e dire addio alle funzioni di sola holding per allargarsi a quelle editoriali. Rcs dice solo di voler procedere così a «un programma di razionalizzazione e semplificazione della struttura societaria» rinviando a un secondo momento per la definizione del perimetro di interventi. L'attesa - si apprende da fonti finanziarie - è tuttavia che anche grazie a un ampio consenso già raccolto tra i soci, in tempi rapidi vengano incorporate nella capogruppo le quattro controllate (al 100%) in cui sono oggi suddivise le attività del gruppo: Rcs Quotidiani, Periodici, Libri e Pubblicità. Evidenti i possibili risparmi, visto che si aboliranno quattro Cda, collegi sindacali e relativi adempimenti, inclusi gli incarichi di revisione. Verrà però risolta soprattutto quell'anomalia della governance di Rcs, un unicum nelle pur tortuose strutture del salotto buono, in base alla quale gli azionisti potevano esprimersi anche a valle del consiglio della quotata, creando un potere alternativo al Cda e perfino allo stesso patto di sindacato al completo. Anomalia tanto più delicata, quanto più rappresentava una riduzione delle distanze tra i soci e il Corriere, la cui autonomia viene quindi riaffermata. Solo due settimane fa Giuseppe Rotelli (fuori patto con l'11% dei voti) aveva parlato di una governance Rcs «barocca» e il presidente Rcs Piergaetano Marchetti aveva indicato la volontà di rendere «tutte le strutture le più efficienti possibile». Oltre ai vertici della società, nella Quotidiani figurano Giovanni Bazoli, Diego Della Valle, Giampiero Pesenti, Marco Tronchetti Provera e Luca Cordero di Montezemolo. Fino a mercoledì ne faceva parte anche l'ex presidente di Generali Cesare Geronzi, grande sponsor a suo tempo dell'ingresso dei soci nella Quotidiani (la decisione venne presa da un patto). In arrivo anche un capo azienda con poteri più chiari, e un cambio allo statuto per «delineare con maggior precisione la governance, fondata sul Cda, il comitato esecutivo e l'amministratore delegato». Il Cda Rcs ha intanto approvato ieri una trimestrale che vede perdite in calo (a 20,9 milioni), un margine operativo lordo di nuovo in positivo (3,1 milioni) e ricavi stabili su base omogenea (472,9 milioni).

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