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Crescita ancora debole. Si deve privatizzare l'acqua

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Occorre,quindi, mettere a punto le riforme strutturali necessarie per «uno sviluppo sostenibile e per il risanamento dei conti pubblici». È un'analisi a luce e ombre quella dell'Ocse sulla situazione economica italiana ma nel complesso positiva tant'è che il ministro dell'Economia Giulio Tremonti si dice soddisfatto: «Abbiamo passato l'esame». Il rapporto è stato presentato oltre che da Tremonti, dal segretario generale dell'Ocse Angel Gurria e dai ministri Sacconi, Prestigiacomo e Gelmini. Tremonti ha ribadito che «l'Italia manterrà gli impegni presi con l'Europa» per il pareggio di bilancio e proseguirà nella riduzione del deficit e del debito. Un percorso che andrà avanti senza cambiamenti di rotta per il biennio in corso (2011-2012) per poi passare a una correzione dei conti pubblici nei due anni successivi (2013-2014) come concordato con Bruxelles e come già scritto nel Documento di economia e finanza. Il segretario generale dell'Ocse ha quindi giudicato positivamente il decreto Sviluppo perchè «coniuga rigore e crescita» e il piano nazionale per le riforme perchè «individua importanti ambiti su cui concentrare le risorse». L'Ocse poi è d'accordo con la privatizzazione dell'acqua. «Sono necessarie regole basate sulle condizioni del libero mercato per gli enti di gestione dei rifiuti e della fornitura di acqua». E suggerisce la creazione di una Authority in collaborazione con il Garante della concorrenza. L.D.P.

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