Vincono i sì, Fiom sconfitta
Hannovotato quasi il 93% e la vittoria dei sì è stata netta (886 sì, 111 i no, 10 le schede nulle e 4 le bianche). Ora spetta alle organizzazioni sindacali formalizzare la proposta aziendale che comporta l'applicazione del contratto già previsto per Pomigliano e Mirafiori. La Fiom si è spaccata: da una parte il giudizio positivo delle Rsu, dall'altro quello negativo della Fiom nazionale che continua a parlare di «lavoratori ricattati». Ed è stata convocata per stamane la riunione delle Rsu. Quelle della Fiom, in maggioranza all'interno dello stabilimento di Grugliasco, chiederanno la verifica di mandato. Il presidente del comitato centrale Fiom, Giorgio Cremaschi, va all'attacco: «Dal comitato centrale, convocato d'urgenza per lunedì, dovrà uscire in modo chiaro la posizione della Fiom. Bisognerà smentire i delegati e dire che la loro firma è a titolo personale e non è valida». Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ha sottolineato la valenza «positiva» della scelta delle Rsu della Fiom. Per il leader della Cisl Bonanni è una «sconfitta clamorosa per la dirigenza della Fiom». Intanto l'agenzia Moody's ha assegnato a Chrysler il rating B2 con outlook positivo. Soddisfatto l'ad Sergio Marchionne: «è il riconoscimento degli sforzi compiuti dal management e rappresenta un ulteriore passo in avanti per Chrysler. Finora tutti gli obiettivi sono stati centrati e, i alcuni casi, superati». Il rating è importante per Chrysler per il rifinanziamento del debito. La casa di Detroit rimborserà i governi americano e canadesi, con nuovi prestiti, l'emissione di bond per 2,5 miliardi di dollari e i 1,3 miliardi di dollari da parte di Fiat, che salirà così al 46% del gruppo statunitense. L.D.P.