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Cinque acquirenti per Alpitour Chrysler sempre più vicina a Fiat

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Cisono cinque acquirenti interessati». John Elkann, presidente e ad di Exor, lo ha annunciato all'assemblea degli azionisti. Elkann ha precisato che i potenziali acquirenti sono «in maggioranza non strategici, ma finanziari». L'assemblea ha approvato il bilancio separato al 31 dicembre 2010 che si è chiuso con un utile netto di 151,8 milioni (88,8 milioni nel 2009). Confermato amministratore della società Sergio Marchionne (che era stato cooptato dal cda nel maggio scorso). E Marchionne accelera sempre più verso la conquista di Chrysler. La casa auto americana ripagherà tutto il debito con le amministrazioni pubbliche Usa e canadese, circa 7,5 miliardi di dollari, entro il secondo trimestre di quest'anno. Lo ha annunciato la stessa casa automobilistica di Detroit. L'operazione spianerà la strada al Lingotto per arrivare al controllo della Chrysler di cui possiede il 30% ma ha già annunciato un accordo per salire al 46% entro giugno. Chrysler deve ancora 5,8 miliardi di dollari all'amministrazione americana e 1,7 miliardi a quella canadese. L'aggregazione Fiat-Chrysler avrà importanti riflessi anche su Exor: da attuale azionista di Fiat sarà azionista di una realtà che raddoppierà rispetto alle dimensioni attuali del Lingotto. La nuova struttura, ha ricordato John Elkann durante l'assemblea, avrà 100 miliardi di euro di fatturato nel 2014, 190 mila dipendenti e 55 nuovi prodotti. «Da essere azionisti di un gruppo che produce 2 milioni di veicoli all'anno lo saremo di un gruppo che ne produrrà 4, che farà più prodotti e che sarà su più mercati».

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