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Eni investe 220 milioni nella ricerca energetica

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Daqui è nato il progetto Energy Think, un progetto con l'Università italiana rivolto alle generazioni di ricercatori e di studenti del futuro. Lo scorso anno, Eni ha investito 220 milioni di euro in ricerca e sviluppo». Questo il senso di «Via libera alla mobilità», progetto Energy Think, il futuro del pianeta, gli scenari dell'energia» e che vede partner Eni e Legambiente per Enrico Furegato, responsabile rapporti con gli Stakeholder di sostenibilità e territorio Eni. Il convegno si è tenuto ieri a Firenze. E una delle soluzioni di avanguardia per l'e-mobility è stato il Bombardier Primovecity, presentato da Pierluigi Firpo direttore tecnico Bombardier Transportation Italy. Un'unica tecnologia, comune per tutti i veicoli elettrici, dai tram agli autobus, dai veicoli commerciali fino ai taxi e alle automobili che saranno in grado di funzionare a elettricità senza cinghia di trasmissione, lunghe attese perla ricarica delle batterie e senza cavi. Primovecity utilizzala tecnologia primove in grado di alimentare tutti i veicoli elettrici attraverso la trasmissione di corrente elettrica indotta. Il sistema, installato sotto il veicolo, genera potenza dai cavi creando un campo magnetico sotto la superficie del suolo. Il sistema è attraversato dalla corrente elettrica solo quando è pienamente coperto dal veicolo.

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