Apple cita Samsung: ha copiato l'Ipad

L'accusaè quella di aver copiato con i prodotti Galaxy «il look, il design e l'interfaccia» dell'iPhone e dell'Ipad. Un'accusa pesante che Samsung respinge e che rischia di complicare i già complessi rapporti fra Apple e Samsung, che produce microchip che sono utilizzati in molti prodotti Apple e che si sta sempre più affermando come un importante sfidante di Cupertino con i suoi prodotti apprezzati a livello globale. «Invece che innovare e sviluppare la propria tecnologia e il suo stile, Samsung ha scelto di copiare» afferma Apple nella documentazione di 38 pagine presentata in tribunale, nella quale vengono messi a confronto l'iPhone 3GS lanciato nel giugno 2009 e il Galaxy S i9000 lanciato nel marzo 2010. Apple mostra anche foto e immagini che mettono - a suo avviso - in evidenza come il packaging e le icone per le applicazioni software dei prodotti Apple e Samsung sono molto simili. «Questo tipo di copiatura così sfacciata è sbagliata» mette in evidenza il portavoce di Apple Kristin Huguet. Samsung respinge seccamente le accuse e annuncia che si difenderà. «Lo sviluppo di tecnologie e il rafforzamento del nostro portafoglio sono gli elementi chiave del nostro continuo successo» osserva un portavoce di Samsung. La battaglia fra Apple e Samsung è solo l'ultima nella guerra per i mercati degli smartphone e dei tablet. L'iPhone della Apple ha dominato il settore degli smartphone per molti anni ma ora inizia a perdere terreno nei confronti dei rivali, quali i Samsung che girano con il sistema Android di Google. Secondo la società di ricerca IDC, il mercato degli smartphone crescerà quest'anno del 49% rispetto ai 303,4 milioni di unità del 2010. Apple, secondo la società Gartner, dominerà il mercato fino al 2015 anche se la concorrenza si fa sempre più pesante. Il Galaxy S di Samsung è un prodotto popolare e il tablet della Samsung è stato da molti valutato come il maggior avversario dell'iPad. Apple ha avviato battaglie legali con HTC, Motorola, Amazon, Nokia e Eastman Kodak sugli smartphone e sul software. Ed è anche in causa con Microsoft per il termine app store.