Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Ferrari sul mercato vale oltre 5 miliardi

default_image

  • a
  • a
  • a

seguedalla prima di LAURA DELLA PASQUA (...) del valore Marchionne l'ha già fatta. Parlando a Bloomberg, l'amministratore delegato della Fiat ha ribadito che la «rossa» è «un brand sacro. So che potrei quotare Ferrari in qualsiasi momento, ma sulla mia scrivania non c'è niente. È difficile fare una valutazione di brand sacri come Ferrari. Ci sono giorni che penso che il valore sia superiore a 5 miliardi». Il presidente di Ferrari, Luca di Montezemolo, pochi giorni fa aveva detto che 5 miliardi è la «metà» del valore. Tappe certe e scandite invece per Chrysler. Marchionne ieri ha spiegato che intende quotare la società americana quest'anno. Fiat non ha intenzione di monetizzare la propria posizione. Non ha interesse a uscire, anzi vuole mettere soldi in Chrysler per esercitare l'opzione». Il Lingotto possiede un'opzione per salire al 51% in Chrysler dopo aver rimborsato i debiti dovuti al governo americano e canadese, operazione che Marchionne intende realizzare entro fine giugno e che secondo gli analisti di Jp Morgan chase potrebbe costare a Fiat circa 1,14 miliardi di dollari. Attualmente Fiat possiede il 30% di Chrysler e conquisterà un ulteriore 5% una volta realizzato, «nel quarto trimestre», indica Marchionne, il terzo «performance event». Marchionne ha poi rilevato che Fiat intende concentrarsi maggiormente sulle sue attività in Europa, dove la quota del lingotto nei primi 2 mesi, secondo gli ultimi dati Acea, è scesa al 7,5% (da 9,2%). Intanto gli analisti, in attesa del cda di domani, hanno stimato per il primo trimestre un utile della gestione ordinaria pari a 245 milioni e un utile netto pari a 75 milioni. L'indebitamento netto industriale è atteso negativo per 815 milioni. Per Fiat Industrial, il cui cda si riunirà giovedì, la previsione è di un risultato positivo per 300 milioni, un utile netto a 125 milioni e indebitamento industriale negativo per 1,94 miliardi. Prosegue l'offensiva della Fiom Cgil contro l'accordo per gli stabilimenti di Pomigliano e Mirafiori. I legali del sindacato hanno depositato presso il Tribunale di Torino il ricorso contro le newco dei due stabilimenti. Oggi intanto Marchionne incontrerà i sindacati per sbloccare l'impasse che impedisce gli investimenti alla ex Bertone ma non è escluso che si parlerà del ricorso della Fiom.

Dai blog