Revisione legale. Opportunità per il Paese
Temacentrale del dibattito la nuova revisione legale: oltre venti relatori hanno animato il dibattito facendo il punto del quadro attuale e ipotizzando prospettive future alla luce degli emanandi regolamenti. «La nuova revisione legale può contribuire a rilanciare il sistema-Paese, ma è necessario un confronto tra le parti che possa portare a soluzioni condivise per la redazione dei regolamenti», ha detto Raffaele Marcello, presidente del sindacato. «Avanzare proposte concrete per il paese è dunque l'obiettivo di Unagraco. Avvertiamo il timore che i commercialisti possano perdere un'opportunità importante: non faremo da vittime sacrificali ma lavoreremo per tramutare al meglio la funzione del revisore legale guardando soprattutto alle piccole e medie imprese». Secondo Paolo Saltarelli, presidente della Cassa ragionieri, la nuova revisione può offrire «prospettive considerevoli per i giovani professionisti, garantendo speranze concrete per un più immediato inserimento nel mondo del lavoro. In questo contesto il contributo della nostra categoria sarà fondamentale». All'incontro è intervenuto anche Claudio Siciliotti, numero uno del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. «Le piccole e medie imprese affrontino con consapevolezza il tema della revisione legale, non bisogna mancare la possibilità di una crescita della società civile all'insegna della trasparenza e della sostenibilità dei conti finanziari». «Il nostro sguardo attento e responsabile non poteva non guardare al futuro dell'intera categoria», ha invece detto Giuseppe Diretto, presidente di Unagraco Bari. «Alle prospettive dei giovani professionisti che hanno risposto in maniera copiosa a questo importante momento di riflessione: Bari si è confermata una piazza principale da cui veicolare nuove proposte sul futuro della categoria». Infine, Mario Boella, presidente Assirevi, ha sottolineato che occorre un dialogo costante tra i vari attori: «Altri paesi europei contano in media 12 mila revisori, in Italia si superano i 140 mila. Sono cifre che quindi vanno a riflettersi sui due aspetti principali con i quali la professione deve relazionarsi: il controllo qualità e la formazione».