In agricoltura più occupati
LeonardoVentura Cresce l'occupazione nell'agricoltura. In controtendenza rispetto all'andamento generale torna ad aumentare l'occupazione nelle campagne dove è giovane addirittura un lavoratore dipendente su quattro e si registra il più elevato tasso di crescita nel 2010. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti, in relazione ai dati dell'Istat che evidenziano come per un numero crescente di giovani il lavoro nei campi sia diventata una valida alternativa alla disoccupazione. Nel 2010 si è verificato un aumento degli occupati in agricoltura dell'1,9% a fronte del calo generale dello 0,7%. Sono 891mila gli occupati agricoli in Italia nel 2010 dei quali 462mila indipendenti (+0,6%) e 429mila dipendenti (+3,3%) che fanno registrare il record della crescita tra tutte le attività produttive. Nei campi - precisa ancora la Coldiretti - la crescita dell'occupazione riguarda sia le regioni del nord (+3,1%) che quelle del sud (+2%) mentre in flessione sono quelle del centro (-2%). Dopo anni - precisa la Coldiretti - si registra dunque un ritorno al lavoro nei campi legato soprattutto alle campagne di raccolta di frutta, verdura e la vendemmia che riguarda anche studenti e giovani sotto i 40 anni. Negativo invece l'andamento dei prezzi alla produzione che sono cresciuti nel 2010 dell'1,5%. Nel quarto trimestre si è registrato un aumento del 2,5% sul trimestre precedente e del 7,4% rispetto allo stesso trimestre del 2009. È quanto rileva l'Istat secondo cui gli indici mensili dei prodotti venduti dagli agricoltori hanno evidenziato, su base tendenziale, variazioni positive crescenti passando dal più 4,5% di ottobre al più 9,7% di dicembre, a conferma della tendenza iniziata nei mesi precedenti. Passando ai prezzi dei prodotti acquistati dagli agricoltori, nel 2010 sono aumentati del 2,5%, nel quarto trimestre l'incremento è stato del 2,4% rispetto al trimestre precedente e del 4,7% rispetto allo stesso periodo del 2009. Gli indici mensili hanno segnato, su base congiunturale, un'accelerazione del tasso di crescita, passando dal +0,5% di ottobre al +1% di dicembre. Anche rispetto allo stesso mese dell'anno precedente la crescita è risultata in accelerazione, passando dal 4,1% di ottobre al 5,3% di dicembre. «Si tratta di un'impennata quasi doppia per i costi produttivi delle imprese agricole mentre i redditi degli agricoltori hanno subito una nuova sforbiciata pari al 6-7% nell'anno passato» afferma la Cia, la Confederazione italiana agricoltori.