Esce Quadrino, al vertice Lescoer
Diventaufficiale la lista di candidati di Transalpina di Energia, la holding italo-francese che controlla il 61,3% di Edison, per il cda di Foro Buonaparte che verrà eletto nell'assemblea del 26 aprile. Un cda a termine della durata di un solo anno, che servirà a traghettare Edison verso un accordo tra i soci Edf e A2A, dopo che l'intesa sul riassetto trovata a inizio marzo è stata bocciata dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. In base agli accordi in Transalpina, italiani e francesi hanno il diritto di indicare sei consiglieri a testa, mentre il tredicesimo posto in consiglio, quello riservato alle minoranze, andrà alla Carlo Tassara (titolare del 10% del capitale), che ha confermato il suo amministratore delegato, Mario Cocchi. Edf ha reso nota la rosa di nomi per il cda: confermati tutti gli attuali consiglieri con la sola eccezione di Umberto Quadrino, al posto del quale entra in consiglio Adrien Remy. Per la carica di amministratore delegato i francesi hanno indicato Lescoeur, entrato in cda lo scorso 14 gennaio. Congedando Quadrino, Edf lo ha ringraziato «per il suo ruolo alla guida di Edison negli ultimi dieci anni» durante i quali ha contribuito a farne «il secondo più grande gruppo italiano nel settore dell'energia elettrica e del gas». Lescoeur, vice presidente esecutivo di Edf e membro del comitato di direzione del gruppo transalpino, è un esperto del mercato del gas (nel 2008 era stato incaricato di sviluppare le attività di Edf nel settore e aveva negoziato l'ingresso nel gasdotto South Stream). Accanto a lui siederanno, in rappresentanza di Parigi, il numero uno di Edf Henri Proglio, il direttore finanziario, Thomas Piquemal, un altro vicepresidente esecutivo, Jean-Luis Mathias, e l'indipendente Gian Maria Gros-Pietro. La lista di Edf si aggiunge a quella di Delmi, la holding dei soci italiani di Edison, che ha riproposto lo stato maggiore di A2A, con il presidente del consiglio di gestione Giuliano Zuccoli (riconfermato alla presidenza), e i due direttori generali, Renato Ravanelli e Paolo Rossetti, accanto al direttore generale di Iren, Andrea Viero, al presidente di Sel, Klaus Stocker, e all'indipendente Gregorio Gitti.