Pronto il piano salva-Portogallo
Il presidente dell'Eurogruppo Juncker: appropriato un intervento da 75 miliardi
Lasituazione finanziaria di Lisbona si sta aggravando dopo il no del Parlamento al pacchetto di misure di risanamento presentate dal premier Socratese che si dimetterà al termine del vertice Ue a Bruxelles. Così ieri il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker non ha escuso un piano di salvataggio da 75 miliardi, qualora Lisbona lo richiedesse. Ma il portavoce del governo di Lisbona Pedro Silva Pereira ha subito risposto che l'Esecutivo «continuerà a lottare con tutte le sue forze» per evitare un ricorso all'intervento comunitario. Un aiuto esterno «avrebbe infatti conseguenze molto gravi per l'economia» del paese, e «imporrebbe un programma di risanamento che i portoghesi certamente non vogliono». Il presidente dell'Eurogruppo ha evocato anche il rischio che sta correndo la Spagna. Si teme in definitiva l'effetto domino. «Spero che se mai il Portogallo dovesse chiedere aiuto, - ha detto Juncker - la Spagna non diventi il bersaglio dei mercati in uno stupido gioco del domino che vedrebbe messi alla prova un Paese dopo l'altro». Al vertice dei capi di Stato e di governo della Ue tutti però sono stati concordi nel ritenere che ogni aiuto dovrà essere erogato in cambio di «condizioni molto severe per ridurre l'elevato deficit». Intanto Fitch ha declassato il rating del debito del Portogallo. L'iniziativa, ha spiegato Fitch, «riflette l'aumento dei rischi per attuare la linea politica e il finanziamento fiscale alla luce del fallimento del parlamento portoghese sull'approvazione delle misure di consolidamento fiscale». Il Cancelliere tedesco Angela Merkel ha incontrato Socratesprima dell'inizio del vertice dei 27 capi di Stato e di governo, la Merkel ha ricordato che «il primo ministro portoghese ha avviato un programma di riforme molto ambizioso e molto esigente all'inizio di marzo. Tutti coloro che in Portogallo hanno o avranno responsabilità di governo dovrebbero condividere gli obiettivi di questo programma per far tornare a crescere la fiducia dei mercati».