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Romani: sull'atomo pausa di riflessione

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Ilconsiglio straordinario dei ministri Ue sull'energia ha varato un piano di monitoraggio degli impianti atomici. Questo riguarderà soprattutto gli impianti di prima generazione, costruiti negli anni Settanta che sono circa una decina su 143 attive in Europa. Gli stress test saranno volontari ma il commissario Ue Guenther Oettinger ha detto che «al momenti tutti i Paesi hanno confermato la partecipazione». L'obiettivo è avere «standard di sicurezza comuni dal momento che in Europa somno state compiute scelte diverse». Il commissario ha poi sottolineato l'importanza che anche Paesi terzi, come Svizzera, Turchia e Ucraina, partecipino a queste verifiche, perchè «la sicurezza è indivisibile». Nonostante le buone intenzioni, non sono ancora pronti i criteri che serviranno per realizzare gli stress test. Intanto la Sèagna ha già annunciato la chiusura della centrale nucleare di Santa Marìa de Garoña che è dello stesso tipo della centrale di Fukushima ed è la più vecchia in Spagna. Presente al vertice il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani, ha chiesto di «accelerare al massimo». Quanto al programma del nucleare in Italia, il ministro ha parlato di una «responsabile pausa di riflessione» e ha annunciato una campagna di informazione nazionale sul nucleare e la questione sicurezza anche se non è sicuro che sarà possibile prima del referendum. Ma se da una parte c'è l'esigenza di prendere tempo per una più approfondita riflessione, dall'altra c'è la necessità di approvare entro questa settimana, pena la decadenza della delega, il dlgs sui criteri di localizzazione dei siti nella versione che recepisce i rilievi della Corte Costituzionale. Il via libera dovrebbe arrivare dal Consiglio dei ministri di mercoledì. Oggi il parere, non vincolante, della commissione Industria del Senato. Il dlgs è in scadenza e a pesare sul governo è soprattutto lo spettro della vittoria del fronte del no al referendum di giugno e le prossime elezioni amministrative. Mine pericolose per il governo che potrebbero essere disinnescate soltanto abrogando per ora le norme del dlgs per essere poi riprese in una fase successiva quando il quadro si sarà fatto più chiaro. L.D.P.

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