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Scontro Italia-Polonia sulla ripartizione degli aiuti europei

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Pernoi è un punto irrinunciabile». Lo ha sostenuto a Bruxelles il ministro dell'agricoltura Giancarlo Galan scontrandosi con la posizione del collega polacco, che ha invece posto la scelta del criterio della superfice come punto essenziale nel criterio di ripartizione dei finanziamenti europei agli Stati membri. I ministri infatti erano chiamati a pronunciarsi su un documento di conclusioni del Consiglio Ue che indicasse gli orientamenti per la futura Pac. Gli Stati membri non sono però riusciti a raggiungere una posizione comune. L'Italia, ha precisato Galan nel suo intervento ai partner europei, è pronta ad accettare un compromesso che tenga conto, nel calcolo degli aiuti Ue, del valore della produzione agricola, del numero degli occupati, del potere di acquisto e anche della superfice agricola. Ci pronunciamo senza riserve - ha aggiunto - sull'obiettivo di un'agricoltura sostenibile ma a condizione che non venga appesantita da tanti vincoli. Il ministro ha poi ribadito l'importanza di ridurre la burocrazia puntando sulla semplificazione, e ha chiesto anche l'introduzione di nuovi strumenti per poter coordinare i piani di sviluppo rurale, oggi uno per regione in Italia. Rispondendo poi senza mezzi termini al collega polacco che ha parlato di grandi sacrifici da parte del suo paese, e della rinuncia a numerosi punti negoziali, Galan ha risposto: Io non rinuncio ad una barca di soldi, perchè, al contrario del collega polacco, l'Italia è un contribuente netto al bilancio Ue e io devo andare dai miei agricoltori a spiegare che i loro soldi vanno a finanziare la riforma agricola polacca, estone o di altri paesi».

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