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È il risparmio nazionale il volano per lo sviluppo

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Perchéarrivino sono necessarie stabilità e democrazia. Burocrazia efficiente non asfissiante e giustizia civile rapida. Il nostro Paese può attrarre capitali bloccati spesso da un nostro Dna socialistoide con strutture dirigistiche. Occorre libertà e liberalismo, due pilastri perché ci sia un mercato che funzioni con garanzia di serietà. La crisi dell'Africa settentrionale sta riportando alla ribalta i cosiddetti fondi sovrani. Sono questi ultimi contenitori di denaro di Stati che hanno una bilancia finanziaria attiva, che consente di investire e mettere a frutto la cassa. I paesi che hanno questi fondi sono principalmente gli Emirati Arabi, la Norvegia, la Cina, Singapore e la Libia. Alcuni godono della importante rendita petrolifera altri di particolari situazioni interne (Cina) che consentono alla economia di progredire, pur con gente al limite della sopravvivenza. Un paese che ha molto investito in Italia è la Libia, presente in imprese e banche. La Libia di fronte a noi detiene immense riserve petrolifere e da tempo è governata da un dittatore che si sta dimostrando un satrapo sanguinario che uccide la sua gente. L'evolversi della situazione libica è guardata dai nostri governanti con estrema attenzione. Se Gheddafi esce di scena si spera di riprendere la collaborazione economica. Se, come pare, schiaccerà i ribelli la situazione si intorbidisce. Con lo stallo attuale conseguenze altrettanto gravi. L'Italia ha bisogno di capitali in mano ad investitori seri per evitare odiosi ricatti. È quindi indispensabile sfruttare il risparmio interno volano per l'economia domestica. L'Italia ne dispone. Bisogna mettere da parte proclami e litigiosità affinché i nostri concittadini abbiano più fiducia nella nostra Italia.

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