I ministri della Ue giovedì decidono su nuove autorizzazioni
Suitre Ogm, destinati a produrre alimenti, mangimi e ad altri usi, il Comitato permanente europeo per le autorizzazioni non è riuscito a pronunciarsi con voto favorevole o contrario. In caso di assenza di decisioni anche da parte del Consiglio Ue, i tre dossier ritorneranno alla Commissione europea per l'adozione formale. Intanto sono entrate in vigore le nuove regole in base alle quali la Commissione Ue non è più obbligata ad autorizzare la coltivazione e l'immissione sul mercato di un Ogm. La Commissione «può adottare» un provvedimento, in assenza del via libera di una maggioranza qualificata di Stati, ma non è più tenuta a farlo per obbligo. Se la Commissione deciderà di autorizzare un prodotto biotech, sarà quindi una decisione politica perchè andrà contro quanto deciso nel Consiglio dai rappresentanti degli Stati membri. «La sicurezza per i consumatori deve essere la regola e noi dobbiamo assolutamente essere certi che quell'Ogm immesso sul mercato non presenterà alcun rischio per la salute, l'ambiente o la biodiversita», ha scritto in una nota il gruppo socialista al Parlamento europeo. Attualmente due Ogm sono autorizzati alla coltivazione nell'Ue: la patata Amflora e il mais Mon810. Altri quindici Ogm, soprattutto mais, attendono ancora l'autorizzazione alla coltivazione. Finora gli Stati Ue non sono mai giunti a raggiungere una maggioranza qualificata per sostenere o mettere al bando un Ogm obbligando quindi la Commissione all'ultima parola.