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Coldiretti: subito un fermo di 3 mesi per far ripartire i consumi

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Èla proposta di Coldiretti ImpresaPesca dopo una serie di incontri organizzati con i pescatori di tutte le marinerie dell'area per trovare soluzioni alla gravissima crisi che sta colpendo, anche in Abruzzo, il settore ittico. A scomparire sempre più dalle tavole abruzzesi sono sia il pesce fresco (-6%) che quello congelato (-4%) secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ismea relative al 2010. Particolarmente difficile la situazione del pesce azzurro con gli acquisti di alici e di triglie che sono diminuiti del 12%. In sofferenza anche il pesce bianco con i consumi di merluzzi e naselli che - precisa Coldiretti ImpresaPesca - sono in calo addirittura del 13%. «Negli incontri con i pescatori è emerso quello che andavamo denunciando qualche mese fa - spiega Tonino Giardini, presidente di Coldiretti ImpresaPesca - Lo sforzo messo in atto negli ultimi 20 anni dai sistemi a traino ha superato la capacità di tenuta dell'ecosistema ed è ora di ripensare politiche e regole per il centro e nord Adriatico. Magari condividendole, in tempi brevi, anche con i pescatori croati, montenegrini e albanesi. Le marinerie chiedono un provvedimento d'urgenza per fermare la pesca per tre mesi e ripartire subito dopo con nuove regole che dimostrino a tutti la reale volontà di cambiare. Guai se si dovesse fare un fermo con l'auspicato sostegno economico e poi ricominciare come prima a prelevare allegramente risorse con sistemi, modi e tempi non sostenibili». Dopo il fermo Coldiretti ImpresaPesca ritiene necessario ripartire in modo graduale per evitare un depauperamento veloce delle risorse, vanificando gli effetti positivi della pausa e distruggendo i prezzi sul mercato.

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