Nel 2011 ordini per 20 miliardi Attacco hacker al sito

Èil target 2011 di Finmeccanica, chiamata a confrontarsi con un mercato sempre più competitivo. E proprio per questo, dopo un 2010 andato meglio delle aspettative, la stima di ordini per quest'anno, ma anche per il 2012, è più contenuta, oltre i 20 miliardi di euro rispetto ai 22,45 dell'anno scorso. Il 50% arriverà dal di fuori del mercato domestico (Italia, Gran Bretagna e Stati Uniti). Taglio anche per gli investimenti. A Londra, di fronte alla comunità finanziaria per presentare i conti 2010 e le strategie del gruppo, il numero uno di Finmeccanica Pier Francesco Guarguaglini e il condirettore generale e direttore finanziario Alessandro Pansa, hanno parlato di previsioni per quest'anno: cash flow per 400-500 milioni, ricavi fra 18,3 e 19 miliardi di euro (18,69 milioni nel 2010), Ebita per 1,530 e 1,60 milioni. Fra gli obiettivi 2011, la riduzione del debito, 3.133 milioni a fine 2010: entro fine anno si cercherà di incassare 600-650 milioni sia dalla cessione che sarebbe ormai vicina di una quota (40-45%) di Ansaldo Energia sia con operazioni immobiliari. Rivisto al ribasso il piano degli investimenti 2010-2012, a 3,6 miliardi da 4,3 miliardi. E in Borsa il titolo chiude con un -2,8%. Prosegue nel 2011 il programma di razionalizzazione, con riduzione dei costi e miglioramento delle efficienze, che punta a tagliare le spese di 290 milioni fra 2010-2013 (130 già risparmiati nel 2010). Fra le misure, la riduzione dell'organico nel mondo: il numero è aumentato da 3.000 a 3.600 fra 2010-2013. In serata Anonymous, il gruppo hacker pro-Wikileaks, ha lanciato un attacco informatico contro il sito di Finmeccanica, per protestare «contro la fornitura di armi alla Libia».