Tensioni in Costa d'Avorio, cacao al top
Aessere incandescente è anche il mercato delle materie prime. Il future sul cacao, trattato a New York, è balzato ieri al record da 32 anni a seguito dell'aumento delle tensioni politiche nel maggior produttore mondiale, ovvero la Costa d'Avorio. Il contratto benchmark maggio sui circuiti dell'Ice è salito a un massimo di 3.574 dollari alla tonnellata nel corso dei primi scambi. A Londra, il contratto maggio ha guadagnato 30 sterline, salendo al punto più alto dal luglio 2008 a 2.417 sterline per tonnellata. L'aspra lotta per il controllo politico in costa d'avorio sta spingendo al rialzo i prezzi del cacao fino da dicembre. Le prime elezioni libere del paese in un decennio sono sfociate in una situazione di stallo sanguinoso dopo che il presidente in carica, Laurent Gbagbo, si è rifiutato di cedere il potere, riconosciuto a livello internazionale, al vincitore alassane ouattara. Gli agricoltori sono di fronte ai problemi di ottenere i finanziamenti e la possibilità di stoccare il raccolto imminente in un paese in cui le infrastrutture sono crollate. Le banche hanno chiuso le loro filiali e sul cacao vige un divieto all'esportazione della durata di un mese, proclamato da ouattara, per tagliare i fondi al rivale: la lotta politica tra i due sta lentamente strangolando il settore del cacao. «Abbiamo avuto una guerra civile durata 10 anni e per il cacao abbiamo sempre trovato una via d'uscita, ma questa è probabilmente la situazione peggiore vista in un lungo periodo», dice un trader londinese. A New York intanto il contratto futures sul caffè di qualità arabica è salito a 2,772 dollari la libbra (453,59237 grammi), la quotazione più alta da maggio 1997.