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Verso l'uscita soft di 600 addetti Alitalia

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Quellache ieri doveva essere la «riunione conclusiva», come recitava la convocazione dei sindacati, sembra destinata a proseguire ai tempi supplementari, anche nella giornata di oggi. Per quanto riguarda il capitolo relativo al personale di terra, la compagnia ha riferito di aver valutato circa 600 domande di richiesta volontaria di cassa integrazione, tra quei dipendenti che chiedono il ricorso a questo strumento per uno-due anni e quelli che maturano i requisiti pensionistici nell'arco dei sette anni. L'obiettivo indicato dall'azienda era quello di 700 unità (l'8%) degli addetti che operano a Roma Fiumicino, dove Alitalia mantiene in proprio l'attività di assistenza a terra. Ma, come hanno messo in chiaro ieri i sindacati, queste uscite, se pur su base volontaria, non devono penalizzare l'operativo e, quindi, tutte le attività tecniche negli scali e negli hangar. Per evitare questi contraccolpi negativi, i sindacati chiedono un'adeguata compensazione a queste fuoriuscite d'organico, attraverso la stabilizzazione di personale precario e con contratti a tempo determinato e attingendo dal bacino dei lavoratori in cassa integrazione. L'azienda avrebbe riferito anche di aver valutato 450 domande di part time sulle 700 presentate da assistenti di volo. Altro capitolo è quello dei piloti: sono pervenute 30-40 domande di part time.

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