Solo con le riforme il Paese riparte
Cavourè stato l'artefice della unificazione dello Stato italiano. Bismarck ha creato quello tedesco. Entrambi gli statisti avevano un unico nemico. L'Austria sede dello impero asburgico. Cavour morì prematuramente. Bismarck pur diffidando, di Napoleone III nostro tutore, condusse la Prussia alla vittoria. L'Italia soccombente in due battaglie, riuscì ad acquisire il Veneto. La storia moderna della Germania e dell'Italia parte dalla pace di Versailles, dopo la prima guerra mondiale. I tedeschi furono umiliati. Venne il nazismo e scoppiò la seconda guerra mondiale. Gli italiani uscirono scornati pur nel tavolo dei vincitori. Fascismo e seconda guerra mondiale. L'economia dei due paesi riparte dalle macerie e la Germania ha anche subito la dolorosa divisione imposta dal blocco sovietico. Poi la recente crisi mondiale e la ripartenza alemanna che cresce del 3,50%. L'Italia va da lumaca con una percentuale dello 0,50. Si aggiunga che nel nostro paese è in atto una crisi politica anomala, che certo non giova alla salute della economia. Le famiglie risparmiamo meno con minor ricorso al credito al consumo, importante indicatore sulla fiducia dei consumatori. La Germania è uno stato giovane, come il nostro. Ha superato lo scotto della unificazione con la parte decotta del paese. Perché da noi, che abbiamo risorse, inventive e imprenditori ancorché piccoli ma capaci, si fa fatica? Ben venga la modifica dell'articolo 41 della Costituzione per diminuire il potere burocratico. Ben vengano riforma fiscale e federale. Il vivere civile delega poteri e responsabilità. Che è essenziale se non si vogliono disastro morale ed economico.