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Rcs divide Generali

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Dovevaessere un cda di ripresa della normale attività delle Generali quello che si è tenuto ieri a Roma. Ma negli uffici di Palazzo Venezia l'ordine del giorno, che prevedeva il riempimento di alcune caselle del nuovo organigramma, è stato rapidamente accantonato. E l'incontro si è tramutato in uno scambio acceso, a sentire le indiscrezioni, tra due diverse vedute dello sviluppo del gruppo assicurativo. Sotto le ceneri della svolta impressa alla governance dal presidente Cesare Geronzi, che punta a dinamizzare il ruolo della società nel programma di rilancio dell'economia italiana, covavano da tempo frizioni tra i soci e i manager espressione della passata gestione, quella in capo ad Antoine Bernheim, e la nuova linea di comando. Già alla fine dello scorso anno, in uno degli ultimi cda, fu registrato un conflitto verbale serrato tra Diego Della Valle e Geronzi sullo spostamento della sede fisica dei consigli da Trieste a Roma. Solo la punta dell'iceberg della diversità di vedute. E ieri dalle ceneri sono riapparsi i primi fuochi. Della Valle ha infatti portato la polemica su Rcs, l'azienda editoriale che controlla il Corriere della Sera, nel cda, chiedendo che il Leone venda la sua quota nel Patto, il 3,7% del capitale. «Crea solo malumori e non è core business», ha sostenuto. Una richiesta pesante che il presidente Generali ha rinviato al prossimo cda, se non al successivo, che però riesaminerà e valuterò tutte le partecipazioni. Il vice presidente Vincent Bollorè che rappresenta il nucleo di nuovi azionisti che ruotano attorno all'asse Geronzi-Caltagirone ha spiegato che il board «valuterà con attenzione» la richiesta di Della Valle. La data potrebbe essere il prossimo 23 febbraio, che ha all'ordine del giorno l'esame della raccolta premi nel 2010. L'imprenditore marchigiano in ogni caso ha centrato un primo obiettivo aumentando l'intensità della partita avviata da giorni sulla gestione della casa editrice del Corriere della Sera, che a suo dire avrebbe schieramenti legati a logiche del passato. Sabato a Repubblica ha parlato espressamente di Geronzi e del presidente di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli. Una richiesta di rinnovamento delle scelte gestionali che presenta qualche punto di debolezza, evidenziato dai consiglieri nei commenti successivi. Come ad esempio la differenza di impostazione che caratterizza un'azienda di beni materiali, quale la Tod's di Della Valle, e quella che caratterizza un'azienda di servizi finanziari come Generali. Che intanto ha nominato Philippe Setbon (45 anni) a capo degli investimenti di gruppo.

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