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Il vino italiano sempre più bevuto sulle tavole estere

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Nel2010 si è infatti registrato il picco massimo delle esportazioni, con le aziende italiane che hanno realizzato un fatturato stimato in 3,7 miliardi di euro, in aumento del 9%, la voce più importante dell'export agroalimentare nazionale. È quanto emerge da una analisi Coldiretti, l'organizzazione fuidata da Sergio Marini, sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero. Oltre un quinto del fatturato viene realizzato - sottolinea la Coldiretti - negli Stati Uniti che nel 2010, con un aumento in valore del 9%, sono diventati il primo mercato di sbocco mettendo a segno un sorpasso sulla Germania. Non mancano però risultati sorprendenti sui nuovi mercati come la Cina, dove è addirittura raddoppiato nel 2010 il valore del vino Made in Italy esportato con un aumento del 102%, mentre la Russia - precisa la Coldiretti - con un aumento del 51% è un valore delle esportazioni nel 2010 stimato in 100 milioni di euro è divenuto uno dei principali partner commerciali. Il risultato sui mercati esteri è di buon auspicio per la vendemmia 2010, stimata su valori contenuti compresi tra i 45 ed i 47 milioni di ettolitri, con il 60% della produzione che - conclude la Coldiretti - è destinato alla realizzazione dei 501 vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (330 vini Doc, 52 Docg e 119 Igt).

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