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Rate del mutuo ancora sospese In mano alle famiglie 245 milioni

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Questoil bilancio del piano dell'Abi che sospende la rata del mutuo ai clienti colpiti da fatti imprevedibili come la perdita del lavoro, la cassa integrazione o la morte di un familiare. Un accordo che, hanno annunciato le associazioni dei consumatori e il presidente dell'Abi Giuseppe Mussari, viene ora prorogato al 31 luglio 2011. Mussari ha sottolineato l'importanza dell'accordo che si inserisce in un «dialogo e collaborazione tra banche e associazioni dei consumatori» e fornisce tranquillità a «chi magari ha perso il lavoro e non deve così preoccuparsi della rata del mutuo». Il presidente dell'Abi ha sottolineato come in Italia in ogni caso non si segnalano grandi preoccupazioni sul fronte delle sofferenze per i mutui «che sono per la gran parte sulla prima casa mentre il rapporto fra la rata e il reddito». L'iniziativa dell'Abi è comunque una misura minima alla quale le banche possono aderire e migliorare con un proprio accordo. Strada seguita fino a ora da 172 banche. (Alla firma il presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti ha spiegato di apprezzare l'accordo avvisando comunque le famiglie a verificare con la propria banca se vi siano sovraccarichi futuri nei pagamenti e di ricorrere alla misura solo in caso di estrema difficoltà. Trefiletti ha ricordato i dati dell'osservatorio Adusbef presso i tribunali che evidenziano una situazione più grave di quella descritta dai dati di altri organizzazioni come la stessa Abi. Nel biennio 2009/2010 ha spiegato Trefiletti «i pignoramenti di immobili sono cresciuti del 31%. Sono 360mila le famiglie in sofferenza nel pagare i mutui su un totale di 3,5 milioni di mutui». L'intesa per la proroga è stata siglata da Acu, Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori.

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