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La Libia cresce oltre il 2%

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Ilfondo sovrano Lybian Investment Authority (Lia), braccio finanziario del leader Muammar Gheddafi e nato per gestire i proventi del petrolio, è salito al 2,01% nel gruppo italiano di aerospazio, difesa e sicurezza. L'operazione, comunicata dalla Consob come partecipazione rilevante, è avvenuta tre giorni fa. Se si volesse superare una quota del 3% sarebbe prima necessaria un'autorizzazione del Governo, essendo il gruppo di piazza Montegrappa un'azienda di interesse strategico nazionale controllata al 30,2% dal Tesoro. L'asse Roma-Tripoli, che abbraccia business in diversi settori dell'industria e della finanza, si consolida e l'ampliamento della partecipazione della Lia nel gruppo guidato da Pier Francesco Guarguaglini dimostra che la Libia crede in Finmeccanica. Che, a sua volta, guarda oltre il Mediterraneo ad un mercato con potenziali opportunità di affari per circa 20 miliardi di dollari in quasi tutti i settori in cui opera il gruppo e aree geografiche legate all'accordo coi libici, in Africa e Medio Oriente.

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