Google cede agli editori
Piùcontrollo per gli editori sui propri contenuti on line all'interno di Google News, più trasparenza sulle condizioni economiche applicate dalle imprese di siti web che vendono spazi pubblicitari usando Google come intermediario. Sono i risultati degli impegni presentati dall'azienda americana, accettati e resi vincolanti dall'Antitrust, che chiude così l'istruttoria per possibile abuso di posizione dominante a carico del motore di ricerca. L'Autorità invita però governo e Parlamento a rivedere la normativa sul diritto d'autore, adeguandola alle esigenze del web. Plaude la Fieg, auspicando un intervento sollecito del legislatore per una tutela aggiornata del copyright. In base agli impegni assunti dalla società, gli editori potranno rimuovere i contenuti presenti su Google News Italia (anche soltanto il testo di un articolo o una foto), pur restando su Google Search (cioè sul motore di ricerca generale), direttamente on line. Inoltre Google renderà note agli editori le quote dei ricavi che determinano la remunerazione degli spazi pubblicitari e rimuoverà il divieto di rilevazione dei click da parte delle imprese che vendono pubblicità attraverso la sua piattaforma (in particolare attraverso il network AdSense). Tali misure, per l'Antitrust, sono in grado di «rimuovere le preoccupazioni di carattere concorrenziale» a carico dell'azienda. Soddisfatto il legale di Google: la decisione «premia l'attitudine cooperativa mostrata dalla società nei confronti dell'Autorità», commenta Mario Siragusa, sottolineando «l'impatto mondiale» degli impegni. L'Antitrust chiede però nuove norme sul diritto d'autore: «Occorre una legge nazionale - sottolinea - che definisca un sistema di diritti di proprietà intellettuale in grado di incoraggiare su internet forme di cooperazione virtuosa tra i titolari di diritti di esclusiva sui contenuti editoriali e i fornitori di servizi innovativi che riproducono ed elaborano i contenuti protetti da tali diritti». Per l'Antitrust è necessario «superare l'oggettivo squilibrio tra il valore che la produzione di contenuti editoriali genera per il sistema di internet nel suo complesso e i ricavi che gli editori online sono in grado di percepire dalla propria attività», esigenza che va promossa anche a livello internazionale. La Fieg apprezza e soprattutto guarda con fiducia a «un intervento legislativo volto a tutelare più efficacemente il diritto d'autore nell'era multimediale» ha detto il presidente, Carlo Malinconico.