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Gli spagnoli lasciano le autostrade d'Italia

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Abertisha completato ieri la cessione, per 626 milioni di euro, della propria quota del 6,68% in Atlantia. L'uscita del gruppo autostradale iberico dalla concessionaria italiana, attesa da tempo, chiude un rapporto durato tra alti e bassi ben dodici anni e arrivato ad un certo punto anche a sfiorare la fusione. Abertis ha venduto circa 40 milioni di azioni Atlantia a investitori qualificati spagnoli e all'estero in un collocamento privato a 15,60 euro per azione, con un premio dell'1,5% rispetto al prezzo medio degli ultimi 30 giorni: la cessione ha generato per il gruppo spagnolo una plusvalenza netta di 151 milioni di euro. Ora Abertis, che ha avuto come unico advisor finanziario Mediobanca, non è più titolare di nessuna partecipazione nella società che controlla le autostrade italiane. La cessione è stata ben accolta dai mercati: Abertis è arrivata a guadagnare il 4,5% a Madrid, chiudendo a +2,9% a 14,36 euro; a Milano Atlantia ha chiuso in crescita del 5,13% a 16,61 euro dopo aver toccato un rialzo di oltre il 6%. L'operazione è stata decisa «in linea con il carattere finanziario della partecipazione in Atlantia». E il collocamento che avrebbe dovuto durare al massimo due giorni lavorativi, si è concluso in poche ore.

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