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I francesi di Groupama pronti a scalare Fonsai

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Questopre nuovi scenari per la presenza della compagnia francese in Italia che fino ad oggi si era limitata al potenziale ingresso con una quota non di controllo in Premafin, la holding dei Ligresti che controlla Fonsai e Milano assicurazioni. In una nota Groupama ha precisato che nel suo quesito a Consob, «ha menzionato l'assunzione di una partecipazione eventuale in Fondiaria Sai di un massimo del 17-20%». Tale possibile quota - spiega ancora il gruppo francese - «dipende dalle condizioni di mercato, dalle autorizzazioni normative e dalla conferma dell'esenzione dall'offerta pubblica obbligatoria». A questo stadio, continua la nota, «non c'è alcuna certezza sul fatto che groupama acquisirà effettivamente le azioni Fondiaria Sai e se lo farà, in quale quantità e in quali tempi». Ad ogni modo «tali acquisti non avranno impatto sul controllo di fatto di Premafin su Fondiaria Sai e indirettamente su Milano assicurazioni. Inoltre «non esiste alcun accordo o impegno tra Groupama» e terzi su tale eventuale quota. L'ascesa dei francesi di Groupama al 17 per cento della Premafin della famiglia Ligresti riporta sotto i riflettori il ruolo crescente nel cosiddetto salotto buono italiano del gruppo guidato da Vincent Bollorè. Il finanziere bretone, direttamente e attraverso i suoi alleati appunto di Groupama, controlla già il 10% di Mediobanca, sia pure tra gli azionisti internazionali del cosiddetto gruppo C (anzi, di questo gruppo ha il monopolio). Il che gli ha consentito un ruolo molto attivo sia nel cda sia nelle operazioni connesse, come si è visto quando l'appoggio di Bollorè risultò determinante per la nomina di Geronzi alla presidenza di Generali.

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