Se il portafoglio si svuota davanti al distributore gli automobilisti possono prendersela anche con le campagne d'Africa del ventennio
Già,parte dal 1935 l'abitudine di cercare risorse pescando nelle tasche di chi fa benzina o diesel. Allora bisognava finanziare la guerra in Etiopia e su ogni litro di carburante venne introdotta un'accisa, ovvero un'imposta ad hoc, di 1,90 lire. Fu il primo balzello di una lunga serie. Di volta in volta nuove tasse nacquero per finanziare alcune emergenze, come crisi o disastri naturali, e ironia della sorte, continuano a gravare sull'acquisto di benzina e gasolio anche a decenni di distanza dai fatti per le quali furono istituite. Dopo la guerra coloniale gli italiani respirarono, anzi risparmiarono per circa 21 anni. Poi nel 1956 ripartirono le stangate: 14 lire per il finanziamento della crisi del canale di Suez. Dagli anni '60 fu uso costante utilizzare le accise per le emergenze legate ai disastri naturali. Dieci lire ciascuno per la diga del Vajont del 1963, l'alluvione di Firenze del 1966 e il terremoto del Belice del 1968. Uno sforzo non indifferenre fu sopportato, giustamente, con 99 lire di sovrapprezzo per il finanziamento del terremoto del Friuli del 1976. Ben 75 le lire richieste su un litro di carburante per il terremoto dell'Irpinia del 1980. Chiusa l'epoca delle tragedie agli automobilisti italiani fu chiesto di sostenere gli impegni militari delle missioni umanitarie. Così al costo delle benzina furono aggiunte 205 lire per i costi della missione di pace in Libano del 1983; 22 lire per il finanziamento di quella in Bosnia del 1996. È a partire dagli anni 2000 che il dazio si converte ancora. E questa volta i tecnici governativi fanno spuntare 0,02 euro per finanziare il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004. Un anno dopo nel 2005 arrivano gli 0,5 centesimi di euro per l'acquisto di autobus ecologici. Il tutto dà un totale circa 25 centesimi sui quali si applica anche l'Iva. Si arriva così a 0,3 euro. Il 20% del prezzo praticato in media oggi al distributore.