La Svizzera chiude ai bond portoghesi
Salela tensione sui mercati obbligazionari. Non sono passate nemmeno quarantotto ore da quando il ministro Tremonti ha detto che la speculazione è ancora attiva che ieri sono arrivate notizie allarmanti dal Portogallo. La situazione di Lisbona si è aggravata al punto che la Svizzera ha deciso di non accettare più i titoli di Stato portoghesi come garanzia per la liquidità. E non va meglio per il Belgio dove lo spread della sua obbligazione decennale nei confronti degli equivalenti bond tedeschi è arrivata a 113 punti base e il livello dei credit default swap, indicatore di rischio insolvenza sul suo debito pubblico (pari al 100% del pil), è salito a 249 punti: non era mai successo che i cds sul Belgio arrivassero così in alto, segno del nervosismo dei mercati per la condizione politica. Finita la pausa festiva, i mercati tornano a prendere di mira il debito dei Paesi più deboli in vista delle molte aste di titoli di Stato che sono in arrivo. Sicchè ieri, dopo lo stop ai titoli greci e a quelli irlandesi, la Banca nazionale elvetica ha chiuso le porte alle banche che danno titoli portoghesi a garanzia dei fondi a breve termine. La reazione degli investitori non si è fatta attendere. L'euro è sceso ai minimi da settembre sul dollaro fino a quota 1,2937. Le borse europee hanno chiuso in negativo, e sul mercato dei titoli di Stato fondi speculativi e investitori si preparano per la prossima settimana quando il solo Portogallo dovrà vendere bond fino a 1,25 miliardi di euro, la Grecia 1,5 miliardi e anche l'Italia collocherà 7 miliardi di Bot (oltre a Btp a 5 e 10 anni). I titoli portoghesi sono sprofondati facendo salire il rendimento decennale di altri 18 centesimi (+27 giovedì) con un premio sul bund tedesco volato oltre 420 punti. Livelli record per lo spread greco (oltre 970), mentre l'Irlanda viaggia a 617. Male anche la Spagna (lo spread è a 260). L'Italia, pur al margine della tempesta, non è del tutto risparmiata: i cds sono saliti oltre i 250 punti e il premio di rendimento decennale ieri ha superato i 190 punti (210 il record a novembre), anche se il Btp decennale ha recuperato terreno dopo una iniziale correzione e sul finale rende il 4,777%.